- Premessa
- Confronto con le macchine per scrivere
- Aspetto visivo dei testi
- Il word processor a scuola
- Il word processor per i docenti
PREMESSA
È opportuno premettere che in questa parte verranno esposte delle considerazioni generali, e soprattutto relative all’ambito didattico sui word processor, senza fornire indicazioni “tecniche” sull’uso di questi strumenti, nella consapevolezza che Internet mette a disposizione tantissimo ottimo materiale al riguardo e che le competenze operative vanno acquisite non solo reperendo materiale in rete, seguendo un corso o studiando individualmente manuali cartacei, ma anche utilizzando con frequenza i programmi in questione.
La traduzione italiana più usata per l’espressione word processor (WP) è “elaboratore di testi”; il termine word in Inglese significa infatti “parola”.
Il programma di elaborazione testi più usato in ambiente Windows è senza dubbio Microsoft Word, ma è necessario ricordare che se pure, a detta di molti, questo sia uno dei programmi migliori, non è comunque l’unico: esistono altri validi programmi di elaborazione testi, ad esempio Writer, alcuni addirittura gratuiti (aspetto senza dubbio da non sottovalutare nell’ambito dell’istruzione pubblica). Lo stesso sistema operativo Windows, del resto, ne include uno, WordPad, che, pur non offrendo le molteplici funzioni presenti in Word, consente di realizzare lavori di buon livello.
CONFRONTO CON LE MACCHINE PER SCRIVERE
Per comprendere la caratteristiche di un elaboratore di testi, può essere utile confrontarlo con lo strumento del passato che più gli somiglia: la macchina per scrivere. Tralasciando il fatto che alcune funzioni dei WP erano già presenti nelle recenti macchine per scrivere elettroniche e prendendo come riferimento le più diffuse macchine meccaniche, consideriamo ciò che un WP consente di fare, tenendo conto della differenza fondamentale: la stesura del testo viene visualizzata sul monitor del computer prima della stampa definitiva.
Quindi:
- le correzioni dei refusi si possono compiere in tempo reale e comunque prima della stampa su carta del testo; in un certo senso scompare quindi la distinzione tra minuta (“brutta”) e bella copia;
- la formattazione (cioè la scelta del tipo di caratteri, dell’allineamento ai margini del foglio, dei rientri del testo eccetera) è enormemente facilitata e permette di realizzare testi graficamente curati, in passato appannaggio esclusivo delle tipografie;
- i testi realizzati con un WP possono essere memorizzati in un supporto magnetico (“dischetto”, hard disk, CDROM eccetera) per essere:
- conservati nel tempo per essere riletti e/o riutilizzati
- modificati in futuro
- scambiati con altre persone, anche via posta elettronica
Appare chiaro che uno strumento con queste potenzialità modifica radicalmente il nostro rapporto col testo scritto, rendendolo più flessibile, più “in divenire” e ci offre la possibilità di comunicare meglio, realizzando testi più efficaci dal punto di vista dell’impatto visivo, perennemente integrabili e perennemente migliorabili.
È solo quando il testo è stampato e consegnato ad un eventuale destinatario, quando cioè assume la forma tradizionale di “testo scritto”, che la stesura diventa definitiva.
Nanda Cremascoli afferma che:
un sistema elettronico presenta un sicuro vantaggio: dà consistenza materiale alla scrittura. Il testo elettronico compare rappresentato non su carta, ma su uno schermo e, proprio per questo, può essere facilmente lavorato, cioè corretto, modificato, rivisto. Come un oggetto materiale che prende forma, sotto gli occhi e le mani di chi lo sta pensando e scrivendo. Il testo elettronico non obbliga a risparmiare sulla scrittura, consente di oggettivare quanto si ha in testa e proprio per questo consente di sviluppare il discorso, tenendo conto di tutte le esigenze comunicative che la situazione impone.
ASPETTO VISIVO DEI TESTI
Come evidenziato precedentemente, gli elaboratori di testi offrono molte possibilità di intervenire sulla formattazione e, pertanto, sull’aspetto visivo dei testi.
Come osserva Graziella Tonfani nel suo Corso di Elaborazione dei Testi Letterari e di Linguistica Computazionale (disponibile sul sito Internet dell’Università di Bologna):
un testo scritto non é soltanto un insieme di parole, frasi, paragrafi, capitoli, ma costituisce anche uno stimolo visivo.
A questo proposito, analizziamo alcune possibilità offerte dai Word processor.
USO DEI CARATTERI
Alcuni caratteri (ad esempio Arial, Times New Roman) appaiono eleganti e facilmente leggibili; sono quindi consigliabili per occasioni comunicative formali, neutre.
I WP offrono però la possibilità di adoperare caratteri insoliti o “particolari”, utili in altre occasioni comunicative e che comunque, come detto precedentemente, permettono di personalizzare il testo.
USO DELLA FORMATTAZIONE
Utilizzando accortamente la formattazione (si pensi ad esempio all’uso del grassetto), la visualizzazione della pagina può essere direzionata, a diversi livelli, dall’autore del testo: si può guidare il lettore nell’individuare le parti salienti del testo, nella consapevolezza che, oggi, la sovrabbondanza “rumorosa” di informazioni ci spinge spesso a leggere in maniera veloce.
Nel passato, i testi scritti a macchina apparivano generalmente uniformi e, conseguentemente, non offrivano la possibilità di “farsi un’idea” del contenuto del testo grazie ad una lettura rapida.
USO DEI PARAGRAFI E DEGLI ELENCHI
È necessario chiarire che il termine “paragrafo” nei WP indica il nostro capoverso, dato che il riferimento per la progettazione dei WP è la retorica diffusa negli USA. Con gli elaboratori di testo è molto semplice creare degli elenchi. Strutturare i testi con capoversi ed elenchi contribuisce senza dubbio ad incrementare la chiarezza comunicativa.
INSERIMENTO DI IMMAGINI
Le pagine realizzate con un word processor possono essere notevolmente e significativamente arricchite da fotografie, disegni, grafici, schemi; risulteranno quindi più accattivanti e, soprattutto, più comunicative.
IL WORD PROCESSOR A SCUOLA
AUTOCOMPRENSIONE DEGLI ERRORI GRAMMATICALI
Gli strumenti di correzione presenti, ad esempio, in Microsoft Word, evidenziano, proprio come farebbe un insegnante in carne ed ossa, gli errori di ortografia e quelli di sintassi. È importante notare che questa possibilità è limitata dal fatto che il computer non è in grado di comprendere il contesto in cui un termine o un’espressione vengono adoperati, tuttavia può sicuramente essere utilizzata con profitto nella scuola primaria, per attività di recupero nelle scuole di ogni ordine e grado e con alcune tipologie di studenti diversamente abili.
SVOLGIMENTO DI COMPITI A CASA
A questo scopo è necessario, ovviamente, che gli studenti abbiano un PC a casa; in alternativa si possono proporre attività di gruppo; non c’è dubbio che far svolgere attività con un WP stimola gli studenti (spesso si trovano a loro agio davanti al computer, dato che lo considerano uno strumento prevalentemente ludico); consente loro di imparare /migliorare l’uso del programma; li gratifica perché possono realizzare un prodotto graficamente curato.
REDAZIONE DEL “GIORNALE STUDENTESCO”
Le possibilità di impaginazione, formattazione e di revisione dei testi messe a disposizione dagli elaboratori di testo consentono di ottenere ottimi risultati i questa attività.
IL WORD PROCESSOR PER I DOCENTI
Ai docenti, l’uso del WP consente una più rapida ed ordinata realizzazione di verifiche, di programmazioni, di verbali, di relazioni finali eccetera; molto interessante è il fatto che tali lavori possono essere memorizzati sul PC, su un floppy disk o su altro supporto, in modo da utilizzarli, con le opportune modifiche, in altre occasioni, senza essere costretti a far riferimento a testi cartacei che, si sa, in anni di insegnamento tendono ad accumularsi.